GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE
Domenica 19 ottobre 2003
Carissimi Fratelli e Sorelle!
1. Sin dall'inizio, ho voluto porre il mio pontifìcato sotto il segno della speciale protezione di Maria. Più volte, poi, ho invitato l'intera comunità dei credenti a rivivere l'esperienza del Cenacolo, dove i discepoli "erano assidui e concordi nella preghiera... con Maria, la madre di Gesù" (At 1,14). Già nella prima Enciclica Redemptor hominis scrivevo che solo in un clima di fervente orazione è possibile "ricevere lo Spirito Santo, che scende su di noi e divenire in questo
modo testimoni di Cristo fino agli estremi confini della terra, come coloro che uscirono dal Cenacolo di Gerusalemme nel giorno di Pentecoste" (n. 22).
cammino (cfr Novo millennio ineunte, 58).
Maria e la missione della Chiesa nell'Anno del Rosario
2. Nell'ottobre scorso, entrando nel venticinquesimo anno del mio ministero petrino, quasi ad ideale prolungamento dell'Anno Giubilare, ho indetto uno speciale Anno dedicato alla riscoperta della preghiera del Rosario, tanto cara alla tradizione cristiana; un anno da vivere sotto lo sguardo di Colei che, secondo l'arcano disegno divino, con il suo sì ha reso possibile la salvezza dell'umanità, e dal cielo continua a proteggere quanti a Lei fanno ricorso specialmente nei momenti difficili dell'esistenza.
E' mio desiderio che lAnno del Rosario costituisca per i credenti di ogni continente un'occasione propizia per approfondire il senso della vocazione cristiana. Alla scuola della Vergine e seguendo il suo esempio, ogni comunità potrà meglio far emergere la propria dimensione 'contemplativa' e 'missionaria'.
meditazione dei misteri della vita di Cristo sottolineeranno che la missione della Chiesa deve essere anzitutto sorretta dalla preghiera.
L'atteggiamento di 'ascolto', che suggerisce la preghiera del Rosario, avvicina i fedeli a Maria, che "serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore" (Le 2,19). La ricorrente meditazione della Parola di Dio diventa un allenamento per vivere "in comunione viva con Gesù attraverso - potremmo dire - il Cuore della Madre" (Rosarium Virginia Mariae, 2).
Chiesa più contemplativa: il Volto di Cristo contemplato
3. Cum Maria contemplemur Christi vultum! Mi tornano spesso alla mente queste parole: contemplare il 'volto' di Cristo con Maria. Quando parliamo del 'volto' di Cristo ci riferiamo alle sue sembianze umane, nelle quali rifulge la gloria eterna del Figlio unigenito del Padre (cfr Gv 1,14): "La gloria della Divinità sfolgora sul volto di Cristo" (ibid., n. 21). Contemplare il volto di Cristo induce a una conoscenza profonda e coinvolgente del suo mistero. Contemplare Gesù con gli occhi della fede spinge a penetrare nel mistero di Dio-Trinità. Dice Gesù: "Chi ha visto me ha visto il Padre" (Gv 14,9). Con il Rosario ci inoltriamo in questo itinerario mistico "in compagnia e
alla scuola della sua Madre Santissima" (Rosarium Virginis Mariae, 3). Anzi, Maria stessa si fa nostra maestra e guida. Sotto l'azione dello Spirito Santo, ci aiuta ad acquisire quella 'tranquilla audacia' che rende capaci di trasmettere agli altri l'esperienza di Gesù e la speranza che anima i credenti (cfr Redemptoris missio, 24).
Guardiamo sempre a Maria, modello insuperabile! Nel suo animo tutte le parole del Vangelo trovano un'eco straordinaria. Maria è la 'memoria' contemplativa della Chiesa, che vive nel desiderio di unirsi più profondamente al suo Sposo per incidere ancor più nella nostra società. Di fronte ai grandi problemi, dinanzi al dolore innocente, alle ingiustizie perpetrate con arrogante insolenza come reagire? Alla docile scuola di Maria, che è nostra Madre, i credenti apprendono a riconoscere nell'apparente "silenzio di Dio"
Chiesa più santa: il Volto di Cristo imitato e amato
4. Tutti i credenti sono chiamati, grazie al Battesimo, alla santità. Il Concilio Vaticano II, nella Costituzione dogmatica Lumen gentium, sottolinea che la vocazione universale alla santità consiste nella chiamata di tutti alla perfezione della carità.
Santità e missione sono aspetti inscindibili della vocazione di ogni battezzato. L'impegno a diventare più santi è strettamente collegato con quello a diffondere il messaggio della salvezza. "Ogni fedele - ricordavo nella Redemptoris missio - è chiamato alla santità e alla missione" (n. 90). Contemplando i misteri del Rosario, il credente è incoraggiato a seguire Cristo e a condividerne la vita sino a poter dire con san Paolo: "Non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me"
(Gal 2,20).
Se tutti i misteri del Rosario costituiscono una significativa scuola di santità e di evangelizzazione, i misteri della luce pongono in evidenza aspetti singolari della nostra 'sequela' evangelica. Il Battesimo di Gesù al Giordano ricorda che ogni battezzato è eletto a diventare in Cristo "figlio nel Figlio" (Ef ,5; cfr Gaudium et spes, 22). Nelle nozze di Cana, Maria invita all'ascolto obbediente della Parola del Signore: "Fate quello che vi dirà" (Gv 2,5). L'annuncio del Regno e l'invito alla conversione sono una chiara consegna per tutti ad intraprendere il cammino della santità. Nella Trasfigurazione di Gesù il battezzato sperimenta la gioia che lo attende. Meditando l'istituzione dell'Eucaristia, egli torna ripetutamente nel Cenacolo, dove il divino
Maestro ha lasciato ai suoi discepoli il tesoro più prezioso: se stesso nel Sacramento dell'altare.
Sono le parole che .
Chiesa più missionaria: il Volto di Cristo annunciato
5. In nessuna epoca
trasparire il Volto del suo Sposo con una più rilucente santità. In questo sforzo, non facile, sa di essere sostenuta da Maria. Da Lei 'impara' ad essere 'vergine', totalmente dedicata al suo Sposo, Gesù Cristo, e 'madre' di molti figli che genera alla vita immortale.
Sotto lo sguardo vigile della Madre,
Urge preparare evangelizzatori competenti e santi; è necessario che non si affievolisca il fervore negli apostoli, specialmente per la missione "ad gentes". Il Rosario, se pienamente riscoperto e
valorizzato, offre un ordinario quanto fecondo aiuto spirituale e pedagogico per formare il Popolo di Dio a lavorare nel vasto campo dell'azione apostolica.
Una precisa consegna
6. Il compito dell'animazione missionaria deve continuare ad essere impegno serio e coerente di ogni battezzato e di ogni Comunità ecclesiale. Un ruolo più specifico e peculiare compete certo alle
Pontificie Opere Missionarie, che ringrazio per quanto già generosamente stanno facendo.
A tutti vorrei suggerire di intensificare la recita del Santo Rosario, a livello personale e comunitario, per ottenere dal Signore quelle grazie di cui
Tra le tante intenzioni, non vorrei dimenticare quella della pace.La guerra e l'ingiustizia hanno il loro inizio nel cuore 'diviso'. "Chi assimila il mistero di Cristo - e il Rosario proprio a questo mira -,
apprende il segreto della pace e ne fa un progetto di vita" (Rosarium Virginis Mariae, 40). Se il Rosario batterà il ritmo della nostra esistenza, potrà diventare strumento privilegiato per costruire la pace nei cuore degli uomini, nelle famiglie e tra i popoli. Con Maria tutto possiamo ottenere dal Figlio Gesù. Sorretti da Maria, non esiteremo a dedicarci con generosità alla diffusione dell'annuncio evangelico sino agli estremi confini della terra.
Con tali sentimenti, di cuore tutti vi benedico.
Dal Vaticano, 12 Gennaio 2003, Festa del Battesimo del Signore